Come sopravvivere alla guerra dei prezzi e non farsi seppellire nel cimitero dei morti viventi!

La tentazione è forte.

E chi di noi non la ha mai pensata? Nessuno è escluso.

Sì… Ti sto parlando della famigerata guerra al prezzo.

Il prezzo, per molti, è l’unica alternativa per vendere energia elettrica e gas sul mercato libero.

Io non la penso così, e nell’articolo che hai sotto il naso, inizierò fornirti motivazioni più che valide per convincerti che si può vendere energia e gas a prezzi alti.

Spero tu possa trarre vantaggio dalla mia esperienza e da ciò che metto in pratica quotidianamente sulle mie aziende e sulle aziende per cui faccio consulenza.

Se sei qui, infatti, sei un operatore del settore energetico ormai stanco di dover fare la gara sui prezzi con i tuoi concorrenti per poter vendere la tua energia.

Che tu sia un imprenditore o un venditore per un’azienda altrui non fa la differenza: questo problema è dilagante per tutti e non fa ricavare alcun beneficio né per il tuo portafoglio, né per le tue ambizioni.

Continuare a ribassare i prezzi, infatti, non ti ha portato a guadagnare.

Finora, gestendo in questo modo il tuo business, non hai fatto altro che tirare la cinghia, accettando di proporre offerte stracciate pur di chiudere un contratto di luce e gas con il tuo potenziale cliente e rubarlo alla concorrenza dei Truffavendoli

Tranquillo, non è colpa tua: ormai la guerra dei prezzi non lascia scampo a nessuno. Per ottenere quel cliente in più sembra che devi continuare a calare le braghe.

Ma ti dirò la verità: non è così.

Ultimamente ho letto un libro bellissimo dedicato alle start-up (“Da zero a uno” di Peter Thiel lo trovi qui) e all’interno ho trovato molti concetti interessanti e una frase in particolare mi ha colpito:

“Vincere è meglio che perdere. Ma in una guerra che non vale la pena di combattere, perdono tutti”

E’ ciò che accade nel settore energetico.

Questa continua riduzione dei prezzi non sta facendo bene:

  • Ai clienti.
  • Al mercato.
  • Al tuo business.

Ti sta solo facendo perdere denaro, e anche guadagnare una notevole quantità di stress che non è per niente utile allo sviluppo della tua attività che, per di più, basandosi sul prezzo come unico valore differenziante sta costruendo le sue fondamenta su basi poco solide.

Stai costruendo una casa di paglia pronta ad essere spazzata via al primo colpo di tosse del tuo competitor diretto (o indiretto) capace di fare prezzi più bassi dei tuoi.

Lo ripeto fino allo sfinimento:

Nel mercato libero dell’energia non esiste il prezzo più basso. Ci sarà sempre qualcuno disposto ad offrire 1 centesimo in meno di te. Tu devi solo dimostrare al cliente che vali più di quel centesimo.

Lo so: il mondo dell’energia è davvero pieno di concorrenza sleale o di vere e proprie truffe attuate a discapito delle persone. Si fa di tutto, pur di chiudere un contratto.

Ma voglio svelarti una cosa: non deve andare in questo modo.

La devi smettere di:

  • Regalare il tuo servizio
  • Fare fantomatiche promesse
  • Arrivare con l’acqua alla gola pur di fare l’offerta più conveniente sul mercato per arrivare ai budget di fine mese.

Una soluzione – una vera soluzione! – c’è.

E come sai se mi segui ha un nome specifico: il marketing.

Il Marketing come unica soluzione alla guerra del prezzo

Spesso nel nostro settore si è convinti che il marketing non fa per noi, ma ti assicuro che non è così, anzi. È una componente importantissima, che oltre a farti risaltare rispetto a qualsiasi tuo competitor, senza dover ricorrere a stratagemmi inutili o controproducenti, è anche e soprattutto la base su cui definire tutte le tue strategie aziendali.

Se Marketing vuol dire “stare sul mercato” e se questa è la tua missione allora non puoi prescindere dal mettere questa disciplina al primo posto.

Oggi la differenza la fa chi offre ai clienti i prodotti e servizi di cui hanno realmente bisogno. Oggi la differenza la fa chi entra nel dialogo mentale del cliente e personalizza il suo messaggio di vendita. Oggi la differenza la fa chi individua un target di mercato chiaro e si specializza nel risolvere i suoi problemi specifici.

Oggi la differenza la fa chi ha un Piano Marketing chiaro, definito e attuabile

Se vuoi iniziare davvero a migliorare la tua attività, il tuo numero di chiusura dei contratti e farlo senza rinunciare alla tua marginalità, devi entrare nell’ottica che è necessario che tu inizi una vera e propria strategia di marketing.

Solo investire in essa, infatti, ti farà uscire dal dirupo in cui sei precipitato.

Se invece non sei interessato a incrementare il tuo business, se sei soddisfatto di chiudere una manciata di contratti al mese e se ti piace continuare a soffocare per poter guadagnare anche solo 1 €/MWh, questo articolo non fa per te.

Continuando la guerra dei prezzi finirai sepolto nel cimitero di quelle aziende morte perché a furia di sconti, ribassi, prezzo, prezzo, prezzo, hanno eroso le loro marginalità e hanno smesso di vivere e iniziato a sopravvivere fino a morire da un giorno all’altro.

Se non vuoi fare la loro fine, allora continua a leggere.

Da dove iniziare per fare in modo che la tua azienda, le tue offerte soddisfino i requisiti del marketing e ti facciano stracciare davvero la concorrenza?

Oggi voglio condividere con te delle informazioni base, in modo tale che tu possa vedere la luce in fondo a questo tunnel buio che ti fa credere che la tua vita imprenditoriale o come venditore sia ormai giunta al termine o – peggio – sia condannata a vivere in funzione del “prezzo più basso”.

Lo schema POP: Prezzo, Offerta, Pricing

Per prima cosa, dobbiamo distinguere tre concetti base molto diversi tra loro.

Quando parli, infatti, di prezzo, offerta e pricing, non ti stai riferendo alla stessa cosa. In particolare, è fondamentale essere coscienti della differenza tra prezzo e offerta.

Senza essere cosciente dell’abisso che c’è tra i due concetti, infatti, non smetterai di giocare a chi ha l’offerta più grande.

Innanzitutto, devi capire che il prezzo è il valore economico del tuo prodotto o servizio.

Ad esempio, la tua energia può essere venduta a 80 €/MWh. Quindi il tuo prezzo è di 80 €/MWh.

L’offerta, invece, è ciò che sei disposto a cedere rispetto a un dato valore economico.

Ad esempio, se alla fine del mese o solo per un target specifico decidi di vendere la tua energia a 75 €/MWh anziché a 80 €/MWh, significa che sei disposto a rinunciare a 5 €/MWh di marginalità pur di acquisire il cliente, per vendere il tuo prodotto o servizio.

Stai facendo un’offerta che prevede un banalissimo sconto di 5 €/MWh dal tuo prezzo di 80 €/MWh.

O, ancora meglio, il tuo prezzo resta 80 €/MWh ma hai un’offerta che prevede l’energia verde inclusa invece del prezzo standard di 2 €/MWh. A cosa stai rinunciando? Ovviamente ai 2 €/MWh in più di margine per l’energia verde.

Capita la differenza?

Anche in italiano funziona così: non si parla mai di “offerta di listino” (che offerta sarebbe, se fosse preventivata nel listino?!), ma sempre di “prezzo di listino” e “prezzo in offerta”.

L’offerta è una vera e propria opportunità e come tale deve essere percepita.

Ora che hai ben chiara la differenza tra i due concetti, devi tenere conto di due cose fondamentali, se vuoi iniziare a fare marketing e sopravvivere a questa guerra tra leoni:

  1. Non devi mai vendere un prodotto o un servizio senza un’offerta specifica;
  2. Più costi, più vali.

Vediamo meglio questi due concetti.

L’importanza delle offerte specifiche.

Quando decidi di utilizzare il marketing devi considerare che ogni tuo prodotto o servizio deve avere un’offerta specifica ad esso dedicato.

Senza di essa, non stai facendo marketing: stai vendendo semplicemente il tuo servizio in modo del tutto privo di qualsiasi strategia persuasiva utile.

Nell’edizione Point Break Edition dei Truffavendoli ho dedicato uno spazio corposo per spiegare ai partecipanti proprio come creare un’offerta irresistibile.

Oggi sono buono e ti regalo “aggratis” la slide di sintesi delle caratteristiche che identificano un’offerta irresistibile rispetto ad un’offerta tradizionale.

Se invece hai partecipato all’evento, corri subito in area riservata e vai a rivedere il video in cui te ne parlo.

Se non hai partecipato, non ti preoccupare, me parleremo insieme in uno dei miei prossimi articoli, ma sappi che ti consiglio vivamente di venire al prossimo workshop che terremo a Milano ad Aprile 2020.

Vai subito su truffavendoli.it e iscriviti alla lista di prelazione così otterrai anche le istruzioni per accedere al Club con le registrazioni del video dei Truffavendoli in cui spiego quali sono le caratteristiche di un’offerta irresistibile.

Ora passiamo al secondo aspetto importante da considerare per uscire dalla guerra dei prezzi.

Più costi, più vali.

Nella percezione dei clienti che non ti conoscono, più costi, più vali.

Questo ovviamente è vero se lo sai dimostrare.

Smettila quindi di credere che abbassare il tuo prezzo ti farà diventare più appetibile al pubblico: non fai altro che svenderti!

E quando qualcosa viene svenduta, è perché il suo valore è percepito ai minimi termini.

Pensaci: se trovi capi di abbigliamento scontati è perché sono quelli nuovi, appena arrivati, che tutti vogliono, oppure quelli che stanno in magazzino da ormai almeno una stagione e nessuno li ha ancora comprati?

Tu sei esattamente questo: sei una commodity indifferenziata che sbraga il prezzo perchè essendo uguale agli altri e non avendo niente di diverso e di migliore è l’unico modo che hai per vendere e sopravvivere. PUNTO!

Se abbassi il tuo prezzo, chi viene in contatto con te sente che tu non ti riconosci un valore alto, ma che sei un fornitore che si trova ai “grandi magazzini”.

A parità di prodotto o servizio, se il tuo costo è più alto di quello di un tuo concorrente è perché il tuo valore è migliore (se lo sai dimostrare).

Non pensare che esista una soglia identica, che tu possa essere visto allo stesso modo di un tuo competitor: non esiste una parità.

Tu ti dai il tuo valore nel momento stesso in cui scegli il tuo prezzo.

Naturalmente, tieni conto però che se vendi a un prezzo esageratamente alto senza però offrire nulla al cliente, questo se ne accorgerà e non abboccherà all’amo.

Apparirai solo come uno sciocco e non riuscirai a chiudere alcun contratto.

Ora chi ti scrive è l’esempio pratico che si può vendere ai clienti domestici a 24-25 €cent/kWh con un prezzo più caro di oltre 50 €/MWh rispetto ai prezzi medi venduti su portali di confronto offerte.

Si può vendere a quei prezzi eppure:

  • Abbiamo il Net Promoter Score più alto del mercato (66)
  • Siamo la società di vendita di energia con più recensioni online e con il voto migliore (4,8 su 5)
  • Abbiamo oltre il 65% di clienti che ci presentano ad amici e parenti
  • Abbiamo un tasso di recesso praticamente nullo (380 clienti persi su 5.000 in 3 anni)

Durante il corso dei Truffavendoli io non faccio altro che condividere come ottenere questi risultati. Il vero problema è che mi viene sempre fatta la solita osservazione del caxxo:

Giuseppe la fai facile, hai ideato un prodotto innovativo che ti differenzia dalla concorrenza e ti permette di vendere a prezzi più cari.

E la mia risposta è sempre la stessa:

  • Non ho inventato nulla;
  • Enel vendeva questa offerta 5 anni fa
  • In Inghilterra si vende energia così da sempre
  • Ho ottenuto gli stessi risultati anche nelle mie precedenti aziende “tradizionali”
  • Sono le stesse strategie di marketing che ho applicato per far diventare Reseller Da Zero la prima società in Italia per lo start-up di Reseller.
  • Posso dimostrarti decine e decine di casi di altri fornitori di energia o di consulenti singoli che facendo un buon marketing hanno ottenuto ottimi risultati.

Allora…scommettiamo che se ti metti a vendere tu un prodotto uguale a Revoluce non ottieni gli stessi risultati?

Il motivo è uno ed uno solo: il prodotto conta quanto il 2 di coppe quando a briscola comanda a bastoni!

Ciò che conta il modo in cui promuovi la tua azienda, le tue offerte, i tuoi prodotti.

In questo il modo in cui definisci il valore del prezzo ha una sua prima importanza.

Come definire il giusto pricing?

So cosa stai pensando: “Ok, tante belle parole, ma non è vero che il prezzo non conta nulla per il cliente”.

Me lo sento dire continuamente.

Ok facciamo così, voglio darti ragione. Sì, hai ragione: Nell’energia il prezzo conta.

Non è una cosa da ignorare, non puoi sparare un prezzo totalmente a caso senza avere idea di quale presa può avere sul mercato.

Tuttavia, ciò che voglio che tu capisca, è che non è fondamentale.

Il prezzo è una variabile importante, sì, ma non deve essere LA variabile di scelta del tuo cliente. Ti sembrerà assurdo, perché siamo abituati a pensare che in realtà ognuno scelga il proprio fornitore sulla base del miglior prezzo, ma ti posso garantire che non è così e te ne ho già dato dimostrazione.

Vendo la mia energia a dei prezzi totalmente fuori mercato. E ho circa 5.000 clienti!

Lo posso fare perché nella mia offerta c’è un valore differenziante che è dato anche dal modello di pricing.

È questo a cui devi puntare nel definire il valore prezzo: trovare il valore differenziante che ti rende imparagonabile a qualsiasi altro concorrente, anche a quello che sta vendendo l’energia e il gas come se fossero caramelle.

L’elemento che ti differenzia, infatti, è la reason why che spingerà il tuo lead a scegliere te, anche se avrai un prezzo più alto dei tuoi competitor.

Cosa è la reason why? E’ la risposta alla domanda

Perchè devo scegliere la tua offerta in questo momento invece di quella di un altro fornitore?

Se hai una reason why forte sarai più che giustificato ad avere un prezzo più alto, che sarà determinante per mostrare il valore della tua offerta.

Per vendere a prezzi alti, oltre ad avere un’offerta irresistibile devi devi fare in modo che la tua proposta risulti attraente.

Dopo aver capito la differenza tra offerta e prezzo è arrivato quindi il momento d’introdurre il concetto di Pricing.

Non ti preoccupare: voglio darti 4 pilastri chiave da tenere in considerazione ogni volta che devi preparare la tua offerta o il tuo modello di pricing.

4 elementi per impacchettare il tuo pricing

Per presentare al meglio la tua offerta, dovrai tenere conto di quattro caratteristiche fondamentali:

  1. Il prezzo di listino
  2. I bonus
  3. La scadenza
  4. Il prezzo barrato

Vediamoli nel dettaglio.

1.  Il prezzo di listino.

Si tratta del prezzo di partenza a cui hai deciso di vendere un determinato prodotto o servizio o, molto più semplicemente, la tua energia.

Se vendi la tua energia a 80 €/MWh, questo sarà il tuo prezzo di listino, ed è il punto base da cui partire.

Nessuna offerta, infatti, può prescindere da esso.

2.  I bonus.

Nel settore energetico non se ne parla mai, è una cosa che non viene mai valutata, nonostante sia a dir poco essenziale: bisogna aggiungere alla nostra offerta dei bonus.

Non li sottovalutare: sono davvero importanti.

Il cliente infatti non farà che percepire che gli stai facendo un regalo.

Ovviamente non è davvero così, non gli stai regalando nulla! Ma l’importante è che chi viene a contatto con il tuo servizio lo percepisca come tale.

Ora ti chiederai: “Ok, ma come scelgo i bonus? Che razza di bonus esistono nel nostro settore?”.

Calma. Spesso non ti rendi nemmeno conto di tutte le potenzialità di servizi che puoi offrire, perché semplicemente le dai per scontate.

Ed è proprio questo tuo darle per scontate che non permette al cliente di percepire in prima persona il grande valore di ciò che gli stai offrendo.

Facciamo un esempio concreto: magari nella tua strategia di business hai deciso già di vendere solo energia verde.

Tu però non devi partire con questo presupposto, non devi dirlo così. Ok il “salviamo il pianeta e per questo vendiamo solo energia proveniente da fonti rinnovabili” ma sta roba al cliente finale interessa fino ad un certo punto.

Al Ries, il padre del posizionamento, ci ha insegnato che:

Se non ci sono clienti disposti a comprare l’esatto opposto di ciò che vendi tu, allora NON hai un posizionamento forte.

Per essere pratici: ci sono clienti disposti a pagare in più per comprare energia che NON aiuta l’ambiente? Energia nera?

Ovviamente NO! E quindi il posizionamento Energia Verde pulita è bello, interessante, fantastico, etico, tutto il meglio che si può dire ma in termini di posizionamento di mercato come una scelta è del tutto inefficace!

A meno che non hai una potenza di fuoco nello storytelling e nelle iniziative di Marketing talmente potente come quella di Enegan (ad esempio) e allora tutto ha un senso diverso.

In quel caso non si vende energia, si vende il “Salviamo il pianeta”!

Ma di Enegan una basta e avanza. E’ inutile provare a copiarla. Come è inutile copiare Revoluce o è inutile copiare Optima, ecc…

Se vuoi approfondire cosa penso di Enegan al termine troverai uno dei miei primi articoli in cui spiego i motivi del successo dell’azienda toscana (secondo me).

Tornando a noi, al cliente dovrai dire che avere energia verde ha un costo, ma che tu, a lui, la offri gratuitamente, che nella sua offerta hai deciso di inserirla direttamente nel prezzo.

In questo modo non solo gli starai facendo un regalo, ma lo farai sentire speciale, gli darai modo di capire il valore di ciò che gli stai proponendo.

Se invece lo dai per scontato, se parti dal presupposto che avresti comunque venduto dell’energia verde, lui stesso lo darà per scontato e non capirà il tuo valore differenziante.

Hai capito cosa intendo dire?

Ciò che offri, ciò che puoi garantire a un cliente, deve essere ben chiaro e deve essere veicolato in modo tale da dare un valore al tuo servizio, alla tua fornitura.

Poniti sempre queste domande:

  1. Se non ti dai il valore da solo, perché qualcun altro dovrebbe dartelo?
  2. Se dai per scontato tu stesso ciò che puoi dare agli altri, perché loro dovrebbero percepirlo di grandissimo valore?

Considera che questa opzione sull’energia verde è solo un’idea.

Ci sono davvero tante altre opzioni che puoi valutare! Te ne suggerisco solo alcune:

  • Un’assicurazione contro gli infortuni in casa
  • Un’assicurazione contro il malfunzionamento degli impianti elettrici
  • L’assenza di commissioni per l’incasso SDD
  • Il tredicesimo mese di fornitura a costo zero
  • L’assistenza VIP gratuita per i primi sei mesi
  • Zero costi di attivazione

Davvero: ciò che vuoi

Voglio cercare di farti capire quanto potenziale stai sprecando al momento.

Se vuoi la mia opinione, adoro l’offerta del tredicesimo mese di fornitura a costo zero. Sembra un’offerta, ma è proprio un bonus: paghi 12 mesi, e dai gratis il 13esimo!

Per non parlare della possibilità di offrire l’assistenza VIP gratuita per i primi 6 mesi! Se non sai di cosa sto parlando, rispetto a quest’ultima cosa, devi seguire molto di più la newsletter dei Truffavendoli, perché ne parliamo spesso.

Dove ti puoi iscrivere? Sempre su www.truffavendoli.it

Uffa! Cioè ti ho già regalato la slide dell’offerta irresistibile e tu mi stai chiedendo di rivelarti cosa è l’assistenza VIP?

Vaaaaa bene (oggi sono troppo troppo buono): si tratta di un’assistenza clienti a pagamento, che ti permette di acquisire una maggiore marginalità. Tu puoi permetterti di darla gratis per la prima metà dell’anno, in modo tale che, provandola, magari allo scadere del semestre il cliente rinnovi l’acquisto.

Per capirci, hai il numero verde BASE e il numero verde VIP. La differenza?

  • Rispondono sempre gli stessi operatori
  • Gli orari di risposta sono ampliati compreso il sabato
  • Il tempo di attesa è inferiore
  • Ecc…

Oppure perché non valuti di avere come bonus il costo di attivazione?

Vero, ormai nessuno lo applica più… ed è proprio per questo che tu, invece, DEVI applicarlo! E subito scontarlo!

Ricorda: tu sei un fornitore serio, non un qualunquista. Per questo, spieghi al cliente, che hai il costo di attivazione, ma solo per lui, cliente speciale che sta venendo in contatto con la tua offerta, lo inserisci gratuitamente come bonus all’interno della tua offerta se firma entro una certa data.

So che la maggior parte dei consigli che ti ho appena dato, per te, sono già gratuiti di base.

Ma devi saperlo raccontare!

Ricordi cosa ti ho detto prima? Non conta che hai il prodotto o servizio più bello e innovativo. Conta come lo racconti.

Il Marketing è verità, detta bene!

Non dare per scontato, non eliminare direttamente certi costi che ormai sono stati abbattuti: tu devi raccontarli, mostrarli e fare in modo che il cliente percepisca che tu hai scelto di non applicarli per l’offerta che stai offrendo, non per adeguarti ai competitor di mercato, non per svendere il tuo servizio.

Fai percepire il tuo valore, racconta meglio il tuo prodotto.

3.  La scadenza.

È un concetto fondamentale per qualunque business, quando si tratta di marketing: tutte le azioni che metti in pratica devono avere una scadenza.

Lo stesso vale, quindi, per le tue offerte.

Ciò che proponi al cliente può essere valido:

  • Solo gli ultimi tre giorni del mese;
  • Per una settimana
  • Per un solo giorno
  • E così via.

Non sottovalutare mai l’importanza della scadenza temporale.

Questa può essere anche esposta come:

  • Solo per le prime 100 richieste
  • Fino a esaurimento scorte” – soprattutto se stai vendendo qualche strumento in aggiunta alla tua energia, come i led;
  • Fino al raggiungimento di un determinato volume” – puoi raccontarlo dicendo che hai raccolto un milione di KWh in un certo periodo dell’anno e che ora quindi lo puoi dare a un prezzo migliore, vantaggioso, però con una scadenza.

Valuta questi esempi e adottali, modulandoli a seconda di quale siano le tue esigenze.

4.  Il prezzo barrato.

Anche l’occhio, anzi, soprattutto l’occhio vuole la sua parte.

Per questo motivo, ogni prezzo che proponi a seconda del valore che tu gli hai dato, devi barrarlo e metterci accanto il prezzo dell’offerta.

Al cliente dev’essere ben chiaro anche visivamente che il prezzo di listino parte da 80 €/KWh, ma tu:

  • Gli aggiungi tutti quei bonus;
  • Gli spieghi quanto valgono e fino a quando;
  • E infine gli dai l’ultimo sprint con lo sconto dei 5 €/MWh.

Tienilo bene a mente:

Prezzo di partenza e prezzo in promozione devono essere sempre presenti.

Non mettere mai semplicemente una sola cifra nella tua strategia.

Ricorda: prezzo di partenza barrato, con prezzo in promozione accanto.

Deve capire che non si tratta di un’offerta standard, ma che è in promozione.

Il marketing è promozione

Il marketing è questo: stare sempre in offerta, avere sempre una promozione da proporre.

Dare sempre nuove opportunità al cliente, per motivi molto vari.

Immagine muta…

Essere sempre in promo o in offerta è ben diverso dallo svendersi, dal continuare ad abbassare il proprio prezzo di listino.

Ricorda, il cliente compra quando vuole lui non quando decidi tu.

E’ sempre il momento per convincerlo a scegliere te con una promo dedicata.

Apparentemente essere in promo o fare sconti ad cazzum può sembrarti un concetto simile, ma ti assicuro che non è così: anzi. È un modo di raccontare il tuo valore in una maniera totalmente differente, con molta più presa e appeal di quanto stai facendo attualmente.

Devi rendertene conto e cominciare a adottare queste tecniche per implementare il tuo business e smettere di essere incatenato ai prezzi ridicoli che ti impongono i tuoi competitor per potergli stare dietro.

Quindi, riassumendo le strategie riportate in questo lungo articolo:

  • Il Marketing è l’unica strada per uscire dalla guerra del prezzo
  • Da dove iniziare? Dal definire una buona strategia che tenga conto delle differenze tra prezzo, offerta e pricing
  • Crea la tua offerta irresistibile
  • Racconta tutti i motivi del perché scegliere te e non la concorrenza
  • Utilizza le caratteristiche di un pricing che funziona: Prezzo di listino (barrato), bonus e scadenza

Nel prossimo articolo, continueremo ad analizzare quali acceleratori puoi aggiungere per rendere la tua offerta energetica più attraente possibile e distinguerti in mezzo alla concorrenza.

Nel frattempo, ti invito ad andare su truffavendoli.it e iscriverti alla lista di prelazione: per te, insieme alla mia newsletter, ci sono in serbo davvero molte sorprese!

CEO Revoluce | CMO Stantup Service | Rivoluzionario | Marketer | Innowattore | Formatore | Papà | Lettore | Ducatista | Teslaro | Innamorato