4 proposte pratiche per migliorare il mercato libero dell’energia.

L’associazione presieduta da Massimo Bello ha presentato le sue proposte per migliorare il mercato elettrico. Molte sono davvero condivisibili e…

Da mesi (forse anni) vivo le continue critiche mosse al mercato in cui operiamo dagli stessi operatori che ci lavorano. Alla domanda << quali proposte hai? >> spesso e volentieri cala il silenzio assoluto.

E’ un vizio tutto italiano quello di criticare senza proporre e chi azzarda qualche idea passa per il pazzo che non capisce il sistema.

Ecco perché apprezzo lo sforzo continuo di AIGET, l’Associazione Italiana di Grossisti di Energia e Trader di proporre soluzioni per il miglioramento del mercato elettrico.

Dalla presentazione del Position Paper 2017 illustrato ieri a Milano ho raccolto quelle che secondo me sono proposte di buon senso che potrebbero realmente aiutare TUTTI a vivere più serenamente il mercato in cui operiamo.

Ho evitato di riportare quelle più tecniche e poco d’impatto sull’attività di vendita cercando di “tradurre in parole povere” e il senso della proposta.

Mi scuso quindi se l’interpretazione è superficiale o semplicistica ma il modo migliore di trasferire le informazioni e spiegarle per come si sono capite 😉

1) IL SUPERAMENTO DELLA MAGGIOR TUTELA

Per AIGET (e non solo) va abolita la maggior tutela entro una data certa.

Prima di quella data i clienti vanno formati e informati attraverso una campagna “pubblicitaria istituzionale non tradizionale” trovando contestualmente il modo giusto per posizionare i clienti che non sceglieranno un fornitore del libero mercato.

Nessuna gara in stile salvaguardia che premi i “cugini” degli attuali fornitori della tutela.

2) OFFERTE STANDARD PER I CLIENTI DOMESTICI

Il DCO 204/2017/R/com propone, in vista della fine dei regimi di tutela, l’obbligo dei venditori d’inserire nel proprio portafoglio commerciale entro il 1° Gennaio 2018 delle offerte che rispettino alcune linee guida e facciano riferimento a condizioni contrattuali standard.

Trovi la presentazione delle offerte PLACET a questo link: http://www.autorita.energia.it/allegati/docs/17/204-17slide.pdf

AIGET propone di limitare queste offerte solo ai clienti domestici e solo dopo l’abolizione del mercato di tutela con le seguenti caratteristiche:

  1. Una componente FISSA in €/POD.
  2. Una componente VARIABILE in €/kWh sulla spesa energia data dal PUN.
  3. Un corrispettivo VARIABILE in €/kWh scelto dal fornitore.

Nella pratica è un PUN + spread dove il prezzo della materia prima è “stabilito” dal mercato e il cliente sceglie il fornitore con lo spread più basso.

3) ISTITUZIONE DI UN ALBO VENDITORI

Nella prospettiva dell’abolizione del mercato di tutela, la professionalità e affidabilità del del venditore è un prerequisito necessario.

A tale scopo è opportuno lavorare all’introduzione di un Albo dei venditori che selezioni e caratterizzi sia i potenziali fornitori sia gli intermediari (agenzie di vendita o telemarketing) sulla base di solidi requisiti quali l’onorabilità, le competenze operative, l’attenzione al cliente, il rispetto delle regole.

4) BLOCCO DELLO SWITCH PER CLIENTI MOROSI E PRE-CHECK

La gestione del cliente moroso continua ad essere uno dei maggiori ostacoli all’attività di vendita sul mercato retail e per questo motivo occorre rafforzare gli strumenti di contrasto alla morosità.

AIGET propone quindi :

  • L’introduzione di strumenti per far capire, al venditore che sta acquisendo il cliente, il suo grado di solvibilità già in fase di pre-check e non solo in fase di switch al distributore.
  • Il blocco dello switch al nuovo fornitore se ci sono fatture scadute con il precedente/attuale fornitore.

All’interno del Position Paper 2017 (che trovi Cliccando QUI) rientrano anche proposte di grande interesse ma che non toccano direttamente il cliente finale:

 

Ecco le mie osservazioni sui 4 punti appena trattati.

Premessa:

Penso che il sistema è pieno di bug sia nei fornitori, sia nelle strutture di vendita, sia nei clienti finali, a mio giudizio troppo poco interessati a risolvere un problema che rappresenta la terza voce di spesa del bilancio familiare e una voce di costo importante per attività commerciali e imprese.

Condivido in pieno sia la proposta di abolizione del mercato di tutela sia le proposte sulla morosità che l’istituzione di un Albo venditori.

Su quest’ultimo aspetto aggiungerei un vero e proprio “patentino” per gli intermediari, rilasciato a seguito di un corso di formazione tenuto tramite piattaforma web certificata ed esame di verifica.

Sulla proposta di modifica delle offerte PLACET penso sia troppo riduttiva o comunque l’obbligo di standardizzazione delle principali clausole contrattuali è una soluzione auspicabile.

Credo che la soluzione più semplice sia prevedere all’interno della Bolletta 2.0 (disastro) una sezione relativa alla spesa energia in cui inserire ed evidenziare tutti i costi e gli oneri aggiunti oltre lo standard definito dall’AEEGSI.

Mi spiego! Diamo per scontato che:

  1. Non siamo in grado di accorpare tutte le voci in un unico costo al kWh facile da capire. Ci stiamo provando con Revoluce e i clienti sono molto soddisfatti ma ammetto che non è cosa semplice (lasciatemi “passare” la promo gratuita)
  2. Non possiamo applicare il sistema ungherese di divisione delle fatture tra i costi sostenuti per il trasporto/sistema/dispacciamento e i costi sostenuti per la spesa energia (In Ungheria i clienti ricevono una fattura dal distributore e una fattura dal venditore).

Penso che la soluzione più semplice sia prevedere che nella spesa energia siano comprese alcune voci standard:

  1. La PCV dello stesso importo stabilito dall’AEEGSI
  2. Il costo della materia prima nelle singole fasce orarie
  3. Il dispacciamento così come stabilito da Terna
  4. Le perdite di rete applicate ad energia attiva e dispacciamento

Qualsiasi altro onere o sconto aggiuntivo DEVE essere riportato in apposita sezione “Altri oneri venditore” in cui ogni fornitore è libero d’inserire tutti i costi e sconti commerciali/amministrativi/operativi che ha definito contrattualmente con il cliente finale.

Voglio applicare l’onere di sbilanciamento? Lo inserisco li. Voglio applicare un costo per l’accesso all’area riservata? Lo inserisco li. Voglio applicare il costo per l’opzione XY? Lo inserisco li. Voglio applicare uno sconto simpatia? Lo inserisco li.

Tu cosa ne pensi?

Aspetto tuoi commenti!

A presto!

GdA

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CEO Revoluce | CMO Stantup Service | Rivoluzionario | Marketer | Innowattore | Formatore | Papà | Lettore | Ducatista | Teslaro | Innamorato

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